Settimana Mondiale del Parto Rispettato 2017

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“40 settimane? La nascita ha un momento giusto, non uno programmato” è il motto scelto quest’anno nella celebrazione della Settimana Mondiale del Parto Rispettato 2017.

 

 

L’obiettivo principale di questa iniziativa è quello di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’importanza della gravidanza, del parto e della nascita rispettati, dove le donne possono essere le uniche e vere protagoniste.

 

Il mito delle 40 settimane

Il tema di quest’anno (“La nascita ha un momento giusto, non uno programmato”) ci serve per ricordare che la nascita di un bambino è un processo biologico naturale, dove ogni bambino ha bisogno del suo tempo per nascere, un tempo che non risponde al calendario.

Abbiamo sempre pensato che la gravidanza avesse una durata di 280 giorni, iniziando a contare dalla data di inizio delle ultime mestruazioni. Ma sappiamo che solo il 4-5% dei bambini nascono a 280 giorni, e solo il 70%  delle donne partorisce entro 10 giorni dalla data presunta del parto (DPP), anche se tale data è calcolata grazie alle ecografie fatte. Nonostante tutto, la matematica in questo settore non è del tutto affidabile, e questa è una questione di grande preoccupazione perché può avere un grande impatto sulla salute sia del bambino che della madre: la variabilità naturale della data del parto è più alta di quanto si pensa e questo può avere implicazioni sul quando i medici dobbiamo intervenire in una gravidanza che apparentemente si protrae troppo a lungo (1).

Mettere l’accento sulla DPP può far sembrare la durata di una gravidanza più prevedibile di quanto lo sia in realtà. La DPP è quindi una data probabile, né più né meno.

 

(1) Ukic, A. M., Baird, D. D., Weinberg, C. R., McConnaughey, D. R., Wilcox, A. J., ‘Length of human pregnancy and contributors to its natural variation’, Human Reproduction August 6, 2013 doi: 10.1093/humrep/det297